Ti amo... ma niente di serio!

Ah, l’amour! Quella cosa che la natura ha inventato per accompagnare il piacere sessuale visto che pareva brutto risolvere la questione con un incontro reciproco di banali istinti riproduttivi!

La natura (o forse è la cultura?! Quanto ci sarebbe da dire su questo argomento) ha fatto sì che l’incontro dovesse essere anche di anime, sensibilità, inclinazioni, obiettivi e desideri, oltre che di passioni e problemi mentali. 

Se fossimo cani, un’annusatina al sottocoda sarebbe più che sufficiente!


Ti conosci, ti piaci, ti innamori, fai famiglia, fine. Felici per sempre.

Se invece per te la trama si infittisce già nella parte della conoscenza o della piacenza (scusate volevo fare rima), del piacersi reciproco, meglio rifletterci un po’ assieme.


L’amore, soprattutto quello tormentato o non corrisposto, è stato e continua ad essere di ispirazione a poeti, scrittori e artisti.

L’assenza dell’amore o la sua complicata presenza non sorprende essere una causa frequente di affanno, ansie e male di vivere.


Se proprio non potete farne a meno, dell’amore intendo, ecco qualche segnale per capire se scappare a gambe levate o emigrare in un posto lontano, possibilmente al caldo.

Se voi volete l’amore, una storia importante, l’esclusività e quelle cose delle favole, state attenti a questi indizi e ai due bonus.

N.B. Userò il maschile e il femminile perché non ho ancora imparato come fare a scrivere in modo neutro, portate pazienza, ce la farò.



Non vuole una storia seria


Se te lo dice, e te lo dice pure in italiano, te lo scrive via messaggio e scandisce bene le sillabe, allora… ascoltalo/a perdincibacco! 

Se ti dicono una cosa, in linea di massima è quella, non va interpretata o capovolta di 180° per scrutarne un significato nascosto come le rune elfiche. 

Anche i no che sembrano dei o dei timidi forse, tu considerali proprio dei no. 

Anzi, dei NO. Scritti in grande.

Se non vuole impegnarsi vuol dire che non è disponibile emotivamente, non vuole legarsi, innamorarsi, aprirsi, lasciarsi andare e condividere molto della sua vita. 

Continuare con lui/lei è come investire in una ristrutturazione mentre sei in affitto. Non è proprio una genialata. Sai che sono sforzi impiegati a fondo perduto. E alla fine se li godrà qualcun altro, come l’ex dopo anni di addestramento ad opera tua. (Prego, comunque).

Se ti sta bene frequentarlo/a senza impegno, in comodato d’uso, devi sentirti emotivamente preparata/o e pronto/a a vedertelo/a ritirare dal mercato improvvisamente come i succhi di frutta scaduti. E la cosa ti deve stare bene, te la vivi alla giornata.

Se riesci a goderti il momento, senza dargli un significato o un valore più ampio di quello che è (due adulti che giocano all’amore), senza fare progetti, allora divertiti! 

Ma devi essere onesta/o con te stessa/o fino in fondo! Sennò non vale!



Non avete l’esclusiva


Se un maschio vuole impollinare tutte le fiore del circondario (fiora, al singolare), se vuole sentirsi libero come un rutto fatto in montagna che quasi quasi si sente l’eco o essere il capitano della sua nave senza equipaggio, il sultano del suo harem infinito, giocare al vedo non vedo sui social, farsi sentire a intermittenza come l’herpes labialis quando ti si abbassano le difese immunitarie… è affar suo. 

E sai una cosa? Ha tutto il diritto di farlo. 

E questo vale per chiunque. 

Ma tu hai tutto il diritto di decidere che non fa per te.

Perché devi rovinargli/le il suo diritto sacrosanto di fare quello che vuole della sua vita?

E sì, può succedere che non scelga te anche se tu sei meraviglioso/a. Qualcuno può inspiegabilmente non innamorarsi di te, ma magari continuare a volerti frequentare senza impegno. Perché ci sta pure bene con te, ma non tanto da rinunciare ad altre occasioni. Capita. 

E non perché tu non sia abbastanza, ma per mille altri motivi, primo fra tutti la non compatibilità o il fatto che gli piaccia proprio andare al mercato tutti i giorni e assaggiare cose nuove.

Sii responsabile delle tue scelte e dei tuoi desideri. Non c’è nulla di male a voler essere monogami, anche se per qualcuno è démodé.



Non fate mai niente assieme, non uscite, non conosci i suoi amici o le persone importanti per lui/lei


Se ti relega ad una piccola, circoscritta (circoncisa direbbe un amico mio, visto l’argomento) area della sua vita, non va proprio benissimo, ecco. 

Se non l’hai quasi mai visto/a in piedi o vestito/a, perché non uscite dalla camera da letto, forse non siete una coppia.

Quindi, datti un po’ di tempo per vedere se le cose evolvono, ma non troppo.



Non programma per tempo e ti chiama all’ultimo


Se hai la sensazione che ti lasci sul filo del rasoio per darsi un tono, in realtà è molto più probabile che ti contatti molto tardi o all’ultimo momento utile sia perché fino al momento prima a te proprio non ci pensava (stava a fa’ gli affaracci sua) o quelle/i che ha chiamato prima di te erano occupate/i o gli/le è venuto/a la fregola improvvisa.

So che pensi che lui/lei sia impegnatissimo/a a salvare il mondo dai congiuntivi usati a sproposito o dagli abbinamenti culinari improbabili come l’ananas e la pizza, ma fidati che se qualcuno ti tratta come se non gli importasse molto di te, è in linea di massima vero.

Dico in linea di massima perché se lui/lei lavora sottoterra, sott’acqua o sta appeso/a lassù fra le nuvolette, magari ha davvero il cellulare che non prende. Per tutti gli altri casi no.



Non vuole, non è pronto/a o ha paura di amare/amarti


Una cosa che dico sempre è che se una persona non vuole, non può o non sa amare, per te non deve fare differenza. 

Perché non essere amata/o ed essere infelice accanto a una persona che non riesce ad amare (perché traumatizzata, con un’infanzia di deprivazione emotiva o con esempi genitoriali disfunzionali) non è tanto diverso da uno/a che non ti vuole (perché non gli/le piaci o gli/le piace un’altra/o), almeno non al fine di renderti felice.

Tu sei importante e devi essere felice. Sei tu il/la protagonista del film. Tifiamo per te!



BONUS: Vuoi cambiarlo/a


L’unico modo per cambiare una persona avviene cambiandogli il pannolino: se è già na creatura grandicella, è più corretto parlare di pannolone, ma allora in quel caso è un po’ troppo grandicella e solo in quel caso, bene che vada, sei sicuro/a di essere l’ultimo amore della sua vita.

Una persona cambia se vuole cambiare e generalmente lo fa da sola. 

Cambia per se stessa, perché gli/le interessa davvero e si rende conto anche da solo del problema.

Cambia perché si innamora, perché realizza alcune cose, perché matura certe idee e nuove consapevolezze che in parte tu gli/le hai suscitato certo, ma se in mesi e mesi e mesi e mesi e mesi e mesi e mesi e mesi e mesi e mesi non è cambiato/a, non lo farà più.

Diffida dalla troppa coerenza, in questo caso.



BONUS: Non mi sono mai sentito/a così in vita mia con qualcuno/a


Emozioni fortissime, una connessione pazzesca, non ti sei mai sentita/o cosi capita/o, protetta/o e stimolata/o. Una cosa mai provata proprio!

Lui/lei ti capisce quasi senza parlare, ti chiama proprio quando ne avevi bisogno, si ricorda di come si chiama il gatto che avevi alle medie e il nome della tua amica quella tutta sgarruppata con cui stai sempre quando lui/lei non c’è.

Ti sei mai chiesta/o perché tutta questa emozione, tutta questa connessione siano sufficienti per fare innamorare te mentre lui/lei no?

Tutto sto sentimento e sto coinvolgimento in lui/lei dove sono? 

Perché riesce a fare a meno di te?

Perché torna dalla moglie o dal marito noiosissimi, dalla fidanzata/o con cui non c’è più nulla, dal pesce rosso solo a casa o semplicemente dalla mamma?

Perché a lui/lei non manca come l’aria tutta quella connessione, quella complementarità, quel sentimento, quel cercarsi di mani e di sguardi e quella compatibilità sessuale ed emotiva di cui tu proprio non puoi fare a meno?

Perché quelle emozioni, seppure reali, sono dentro a una bolla per lui/lei, non diventano sentimenti, non nutrono la sua anima e non hanno il valore che hanno per te.




E quindi…

L’amore non condiviso non è amore. 

È ossessione, infatuazione, desiderio, un sacco di roba, ma non è amore.

È solo un gran dolore.








Commenti